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23.05.09 - Divinus Bike - Monteforte d’Alpone (VR)

Diluvio universale o caldo torrido… La Divinus Bike sembra proprio non voler concedere sconti a nessuno: il teatro di gara si è svolto in un clima afoso che ha messo a dura prova gli oltre 1.500 partecipanti.

Alle ore 10:00 i fucilieri danno il via alla prima griglia elite con il solito colpo di mortaio sfonda-coronarie: il presidente, grazie al 7° assoluto dell’anno precedente (e grazie al quale ha vinto il Trofeo 2009 “Faina dell’anno”), si trova in mezzo ai terra-aria degli elite sfoggiando un invidioso appeal de peo. Alla prima salita riceve il primo schiaffo sul culo da Daniele, a seguire tutti gli altri.

Si forma un gruppetto con il Macho, Elvio, Gianicola e Guido: dopo qualche sali-scendi il Macho fischiettando li saluta, anche Elvio accelera e rimangono Guido e Gianicola. Ma, in una discesa ridicola, Gianicola fora e Guido glie fa: “No… peccato…” e se ne va bello bello. Poi si saprà che anche Andrea aveva forato sullo stesso punto dopo aver detto prima della partenza a Gianicola “Se fori non mi fermo ad aiutarti neanche se …”. Grazie all’aiuto di Roberto e di un amico della Tim Tum Tam, Gianicola porta a termine la gara mentre Andrea si ritira facendosi una ventina di chilometri in tangenziale.

Manuel parte alla grande, sembra sfiorare il terreno ma… lo assaggia per benino con una caduta che gli fa la fiancata; i cerotti dei soccorsi post-gara non durano nemmeno la doccia, toglie tutto e se ne va a casa come niente fosse.

Diego fa la sua porca figura con un tempo di tutto rispetto, Serpe arriva al traguardo con la lingua de Rin-Tin-Tin e Roby si diverte un cifra in discesa (ocio però al telaio saldato per tre volte!) porcolando a di rotto in salita causa crampi.

Prima delle premiazioni, il presidente (tempo di gara: 3 ore e 15 con commento: “me so fermà sotto na frasca a magnare sarese”) riceve una telefonata da Marco che si trovava all’ospedale di Soave con un flebo di liquidi attaccata. Anche Elvio e Guido arrivano belli in bambola, mentre Giorgio inzuppato dalla testa ai piedi: il torrente colmo di “trina-de-vacca” della discesa finale si sentiva eccome!!!

I quattro ristori ben forniti di sali e acqua ci han salvato, complimenti all’organizzazione, lo staff ha dimostrato una velocità pazzesca con un pranzo ottimo sul quale troneggiava la mitica macedonia degli alpini (5 QUINTALI E MEZZO!!!!). Insomma una bella quanto calda domenica che anticipa la prossima gran fondo per noi di casa, la Atestina Superbike.