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23.03.14 - G.F. "Tre Valli" Tregnago (VR)

Scritto da Ruzzon A..

Questa mattina alle ore 10.00 puntuali si è svolta a Tregnago (VR) la Granfondo “Tre Valli”, con i suoi 1.300 partecipanti su i 1.800 iscritti, causa il maltempo che per il secondo anno consecutivo ha condizionato la Granfondo “Più partecipata d’Italia”.

Tre i portacolori del Team Stones Bike, Nicolò Galetto, Devid Chiaretto ed Antonio Ruzzon, che sprezzanti delle avversità climatiche si sono presentati ai nastri di partenza. Partita la prima griglia, come già detto alle ore 10.00, i nostri tre protagonisti avendo i numeri di pettorali che si aggiravano sui 1700, hanno dovuto aspettare sotto la pioggia le 10.30 per il loro turno. Subito Nicolò apriva il gas trasportato dall’entusiasmo e dall’energia dei suoi diciannove anni e Devid dietro che gli urlava “vai piano che è lunga”, quasi a presagire quello che succederà nell’ultima salita in località Mezzane, quando il giovane biker in vistoso calo fisico stava per compromettere quanto di buono fatto fino all’ora.

Dopo pochi chilometri di gara la situazione climatica peggiorava sempre più la pioggia diventava diluvio impedendo di vedere il ciclista che ti precedeva a 20 metri, costringendoci ben presto a toglierci gli occhiali completamente imbrattati di fango. Il terreno intanto diventava una palude, le ruote artigliate iniziavano a perdere aderenza ed il fondo si sgretolava sempre più impedendo una guida fluida e sicura, più che stones bike sembravamo “rolling stones”.

Ben presto un’insidia ci accompagnerà per il resto della gara, il fango misto ad acqua ci entrava con forza negli occhi procurandoci dei dolori lancinanti, a farne le spese più di tutti sarà Devid che al termine della gara dovrà ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso per un abbondante lavaggio agli occhi con collirio.

Intanto il fango iniziava a mietere le prime “vittime”, una cambiata sbagliata ed inopportuna ed ecco che le maglie delle catene si aprivano come burro, i forcellini ed i raggi saltavano, costringendo al ritiro diversi partecipanti. Ad un certo punto mi trovo sul percorso gara una ragazza con il telaio della sua bici in spalla senza la ruota posteriore, più avanti un suo compagno di squadra che spingeva il proprio mezzo e teneva in mano la ruota posteriore della sua amica con il cerchione inesorabilmente ed inspiegabilmente piegato !!! Intanto un pittoresco anziano che assisteva alla processione di appiedati ci urla “neanche in guerra ho visto cose simili”.

Per fortuna al bivio di Castel Cerino, giove pluvio termina le sue ostilità, regalandoci un raggio di sole che riscalda le divise ma soprattutto riaccende gli animi ed i cuori degli sparuti ed infreddoliti biker. La temperatura inizia ad alzarsi ed un timido sole ci accompagnerà fino al completamento del quarantesimo chilometro, dove un ultimo single track in picchiata ci immetterà direttamente nel ciottolato del torrente Illasi, due chilometri di piano “a tutta” e finalmente tagliamo il traguardo, felici di aver compiuto una piccola impresa ma soprattutto di aver “onorato” egregiamente i colori del nostro team.    

Domenica prossima 30/marzo, ci sarà la Granfondo Città di Garda, prima prova del nostro Campionato Sociale, si spera e si auspica una presenza consistente dei nostri colori….. ma questa sarà un’altra gara, un’altra sfida, un’altra storia.

 

Antonio Ruzzon